Giorgio Roster (Firenze, 1843-1927) fu uno scienziato eclettico: al di là del proprio lavoro di medico, igienista e professore, si dedicò infatti alla botanica e alla mineralogia. Fu inoltre un pioniere della fotografia scientifica, nuova disciplina che influì fortemente sulla scienza ottocentesca, alimentata dal sogno di raggiungere forme sempre più oggettive del sapere.
Roster iniziò a scattare fotografie nel 1886 utilizzando una “Mckenstein 9x12”. Da allora applicò sistematicamente e con grande competenza la fotografia alle sue indagini scientifiche, specializzandosi nella fotomicrografia per esplorare l’affascinante microcosmo invisibile all’occhio umano.
Il professore fiorentino instaurò un legame profondo con l’Isola d’Elba, dove dal 1875 trascorse regolarmente i mesi estivi nella sua villa dell’Ottonella, affacciata sul Golfo di Portoferraio, dedicandosi a studi di mineralogia e di botanica. Fornì contributi fondamentali alle conoscenze mineralogiche elbane e, nel 1895, trasformò la villa dell’Ottonella in uno splendido giardino di acclimatazione per piante esotiche, un autentico luogo di sperimentazione e di studio, tra i primi in Italia.
Si cimentò anche nella “fotografia a distanza”, eseguendo, tra il 1893 e il 1895, un’interessante serie di telefotografie che immortalavano le bellezze dell’isola, rivelando la sua grande competenza tecnica.